L’epilessia e l’emicrania, in particolare alcune loro forme, sembrano strettamente collegate, per quanto riguarda i loro meccanismi di insorgenza e la loro manifestazione. Sono in alcuni casi estremamente difficici da distinguere. La Classificazione Internazionale delle Cefalee (http://www.ichd-3.org/) oltre alla presenza di emicrania in certe forme di epilessia (come l’epilessia occipitale benigna e l’epilessia Rolandica benigna), definisce anche tre disordini in cui l’epilessia e l’emicrania sono strettamente interconessi: l’emicrania epilettica, la emicrania post-ictus e la “migralepsy”.
Un’acurata valutazione specialistica è l’unico modo per individuare un quadro simile e procedere con le adeguate cure. Molti di questi tipi di emicrania sono collegati anche ad altre patologie autoimmuni o genetiche e gli approfondimenti diagnostici sono a volte necessari.
Non di rado, test diagnostici infiltrativi, ci indicano la strada giusta per una cura dell’emicrania limitando fortemente l’utilizzo di farmaci. Una procedura molto spesso usata nella nostra pratica clinica è la neuromodulazione del ganglio sfenopalatino, che trovate meglio descritta qui.