L’ernia del disco consiste in materiale che dal nucleo del disco fuoriesce, fissando, rompendo le fibre della parte esterna del disco, il cosiddetto “annulus”. Abbiamo esaurientemente spiegato questo processo nella pagina che trovate qui.
La domanda che quasi ogni giorno sento dai miei pazienti è questa: l’ernia può rientrare?
La risposta è NO. Un no categorico. Chi afferma il contrario, semplicemente sta mentendo, perché ignora la verità oppure in cattiva fede. Certo, non esiste un titolo di studi o sociale che garantisca la buona fede.
Chi ha assistito ad un intervento neurochirurgico sa benissimo che l’ernia si presenta come un “pezzo di carne”. Non si riesce a farla rientrare nel disco nemmeno spingendola con gli strumenti. I motivi sono infiniti, vi annoierei. Ma è così. Chi sostiene che con manovre fisioterapiche o osteopatiche fa “rientrare” l’ernia, sta mentendo. Chi lo sostiene non lo mette mai per iscritto, come prospettiva di trattamento. Ricordiamoci inoltre che solo un medico può fare diagnosi, prescrivere terapie e richiedere esami. Il motivo sta nella preparazione scientifica, non nella difesa di una categoria di professionisti. Esattamente come un muratore è l’unico che sa costruire il muro, ma il come e dove lo deciderò l’architetto o l’ingegnere civile.
L’ernia può riassorbirsi?
La risposta è Sì! Un complesso meccanismo di riposta dell’organismo alle proteine che escono dal disco, porta ad un rimaneggiamento dell’ernia. Cambia la sua consistenza, non infiamma più le strutture adiacenti e può non dare più nessun tipo di dolore. Per essere precisi, su questo link trovate una tabella dei mediatori della degradazione enzimatica dell’ernia discale.
Un articolo molto esauriente ha messo in chiaro i meccanismi che portano a questo processo. Oggi si sa che la sciatica associata ad ernia discale guarisce spontaneamente nel giro di 3-4 settimane. Il riassorbimento – rimaneggiamento del disco determina una riduzione dell’infiammazione e conseguente remissione dalla sciatica.
Ozonoterapia, fisioterapia, agopuntura nella sciatica. Funzionano?
In questo lasso di tempo si possono eseguire vari trattamenti, che possono dare un temporaneo sollievo sul dolore muscolare o articolare associato: fisioterapia, ozono-terapia, agopuntura. L’importante è sapere che QUESTI TRATTAMENTI NON RAPPRESENTANO UNA CURA PER LA SCIATICA. La sciatica guarisce spontaneamente, non a causa del trattamento eseguito. Questa non rappresenta la mia opinione personale. Tutti gli studi scientifici seri, le linee guida della North American Spine Society, le linee guida del Sistema Sanitario Britannico, confermano tal tesi.
Queste affermazioni non devono essere interpretate come una polemica né come una opinione personale. Tanto meno come un tentativo di screditare questi trattamenti, utili ed efficaci in altri ambiti, ma che (come tutte le terapie) non possono rappresentare la cura a tutti i mali.
Vi rimando in merito agli articoli:
- Colquhoun D, Novella SP. Acupuncture is theatrical placebo. Anesth Analg. 2013 Jun;116(6):1360-3. doi: 10.1213/ANE.0b013e31828f2d5e. PMID: 23709076.
- Lin JG, Chen WL. Review: acupuncture analgesia in clinical trials. Am J Chin Med. 2009;37(1):1-18. doi: 10.1142/S0192415X09006679. PMID: 19222107.
- Lin JG, Kotha P, Chen YH. Understandings of acupuncture application and mechanisms. Am J Transl Res. 2022 Mar 15;14(3):1469-1481. PMID: 35422904; PMCID: PMC8991130.
Trattamento efficace della sciatica.
La medicina dei nostri tempi si basa sulla cosiddetta “evidenza scientifica”. Non su opinioni personali, né tantomeno su convinzioni. I “credo” caratterizzano la fede, non la scienza. La scienza non detiene nessuna verità assoluta, muta ed evolve nel tempo, si mette in continuazione in discussione.
Nella nostra pratica clinica seguiamo le linee guida della Società Spinale Nord-Americana e le Linee Guida del Sistema Sanitario Britannico. Vi invitiamo di fare riferimento a quelle. Potete trovare i riferimenti in fondo a questa pagina, in bibliografia.
- Infiltrazioni peridurali trans-foraminali sotto guida radiologica con mezzo di contrasto
- Infiltrazioni peridurali translaminari , ambulatoriali
- Erniectomia in casi selezionati, da eseguire tra i sei mesi e un anno dall’insorgenza dei sintomi