La sindrome delle faccette articolari e la sua cura

La risonanza magnetica, il miglior esame diagnostico che oggi possediamo per la colonna vertebrale, non ci fornisce che una serie molto dettagliata di fotografie. Basarsi su queste fotografie per fare diagnosi della fonte del dolore è come cercare di capire se un paziente ha mal di testa scattandogli una fotografia con il cellulare. L’artrosi della colonna vertebrale è un’immagine radiologica; la sindrome delle faccette articolari è una patologia dolorosa.

Uno dei primi studi che hanno esaminato le risonanze lombari di persone SENZA mal di schiena, ha concluso che la presenza di ernie o protrusioni è spesso sono una coincidenza. Per chi comprende l’inglese:

“On MRI examination of the lumbar spine, many people without back pain have disk bulges or protrusions but not extrusions. Given the high prevalence of these findings and of back pain, the discovery by MRI of bulges or protrusions in people with low back pain may frequently be coincidental.”


Un pò di anatomia

Ogni vertebra è collegata a quella sopra e quella sotto attraverso le “faccette articolari” o “articolazioni zigo-apofisarie”. Queste sono delle piccole articolazioni che si trovano lateralmente alle vertebre e hanno il compito di stabilizzare la colonna vertebrale e limitare i movimenti eccessivi. La “sindrome faccettaria” occorre quando le articolazioni vengono sforzate e danneggiate. Il danno può essere dovuto al graduale e quotidiano logoramento ma anche a traumatismi della schiena e del collo, e avviene dopo la degenerazione di un disco intervertebrale.

La cartilagine che tappezza le faccette articolari viene progressivamente distrutta. Le articolazioni diventano dolenti e rigide. Le ossa delle due vertebre si sfregano e questo può portare alla formazione di escrescenze di osso sul bordo delle articolazioni (chiamate “osteofiti”).

Il danno delle faccette articolari può portare a dolore cervicale (la “cervicale”) o lombare (mal di schiena sopratutto quando in piedi e durante i movimenti). Raramente si associa alla sciatica.

Epidemiologia

  • Sviluppare un mal di schiena cronico durante la vita, succede nel 75% circa delle persone. 3 adulti su 4, e la differenza è minima nei vari paesi, “sviluppati” o no.
  • Il mal di schiena dovuto a sindrome delle faccette articolari diventa più frequente con l’avanzare dell’età. Le patologie degenerative di queste articolazioni, come l’artrosi, incrementano con il passare degli anni.
  • Esistono dei fattori che predispongono al mal di schiena, in particolare a quello dovuto alle articolazioni: l’obesità, la vita sedentaria ed il fumo di sigaretta!
  • Un lavoro pesante prima dei 20 anni aumenta la probabilità di avere mal di schiena cronico nella vita.
  • Il dolore faccettario cervicale segue il colpo di frusta in una percentuale variabile tra il 29 e il 60%.

Sindrome delle faccette articolari: sintomi e iniziale trattamento

Il dolore da sindrome faccettaria ha diverse caratteristiche a seconda della regione della colonna vertebrale danneggiata. Quando è affetta a parte più alta (cervicale) della colonna, il dolore si sente nella nuca ma può interessare anche le spalle e scendere lungo la schiena. Spesso è accompagnato da cefalee (mal di testa).

Quando è interessata la parte bassa (lombare) della colonna vertebrale, il dolore può sentirsi nella schiena bassa, la natiche e a volte dietro alle cosce.

sindrome delle faccette articolari - distribuzione del dolore

Come si cura la sindrome delle faccette articolari?

L’artrosi delle faccette articolari è inizialmente trattata con riposo, ghiaccio, calore, farmaci antinfiammatori e fisioterapia. Il “blocco delle faccette articolari” si esegue per confermare la diagnosi ma anche per trattare le articolazioni riducendo l’infiammazione e alleviando il dolore. Il trattamento definitivo è la denervazione delle faccette articolari, oggi eseguita con una tecnica sicura, la radiofrequenza.


Il blocco o infiltrazione delle faccette articolari

Si tratta dell’iniezione all’interno di queste piccole articolazioni di una minima quantità di anestetico locale e di cortisonico. La procedura ha un valore sia diagnostico (coferma l’origine del dolore) sia curativo, inquanto disinfiamma l’articolazione.

Tecnica

Con l’aiuto della fluoroscopia (un’apparecchio per radiografie) si introduce la punta dell’ago all’interno della faccetta articolare. Per confermare la corretta posizione si inietta una piccola quantità di mezzo di contrasto nell’articolazione. Una minima quantità di cortisonico si inetta nella faccetta articolare. Una o più iniezioni possono essere necessarie, secondo il numero delle articolazioni da trattare.

Il beneficio

In genere passano 5-10 giorni prima che il cortisonico possa ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore. Il beneficio dura da alcuni giorni fino a parecchi mesi. Risultano più efficaci sulle articolazioni della colonna cervicale rispetto a quella lombare.


L’evoluzione: infiltrazione ecoguidata

La stessa procedura viene effettuata da Dott Panagiotakos sotto controllo ecografico, durante la prima visita. L’ecografia garantisce la stessa percentuale di successo e nello stesso tempo minimizza l’impegno di tempo e risorse: non è necessario pagare una seconda prestazione, che sarebbe da eseguire in sala operatoria utilizzando apparecchi radiologici ed impegnando personale, incrementando vertiginosamente il costo.


Denervazione della faccette articolari con radiofrequenza

Un ago si posiziona sul nervo “branca mediale” che trasmette l’informazione dolorosa dall’articolazione. Una “stimolazione” ci conferma la corretta posizione dell’ago. Una goccia di anestesia locale rende la procedura assolutamente indolore. Il nervo viene infine alterato con il calore prodotto sulla punta dell’ago e questo rende l’articolazione insensibile.

radiofrequenza delle faccette articolari Dr panagiotakos

Esistono alternative alla radiofrequenza?

Quando ci serve intervenire su un nervo per curare un dolore sono poche le scelte che abbiamo per ottenere risultati certi e duraturi. Oltre alla sezione chirurgica, su un nervo si può intervenrire applicando estremo freddo (con la crioablazione), sostanze chimiche (alcoolizzazione) o il calore prodotto con la radiofrequenza. Noi abbiamo scelto la radiofrequenza per eseguire queste procedure. E’ la tecnica più moderna e sicura.

Cosa mi devo aspettare dopo la radiofrequenza delle faccette articolari?

La dimissione avviene solitamente un’ora dopo la procedura. Il dolore che deriva dalle faccette viene interrotto. Per qualche giorno può persistere un fastidio nella schiena, dovuto alla procedura. Non servono particolari precauzioni dopo il trattamento. A seconda della tecnica utilizzata il beneficio può essere duraturo o definitivo.

Vi raccomandiamo anche:

Radiofrequenza eseguita da dott Panagiotakos e i suoi preziosi collaboratori.
Bibliografia:

Jensen MC, Brant-Zawadzki MN, Obuchowski N, Modic MT, Malkasian D, Ross JS. Magnetic resonance imaging of the lumbar spine in people without back pain. N Engl J Med. 1994 Jul 14;331(2):69-73. doi: 10.1056/NEJM199407143310201. PMID: 8208267.

Perolat R, Kastler A, Nicot B, Pellat JM, Tahon F, Attye A, Heck O, Boubagra K, Grand S, Krainik A. Facet joint syndrome: from diagnosis to interventional management. Insights Imaging. 2018 Oct;9(5):773-789. doi: 10.1007/s13244-018-0638-x. Epub 2018 Aug 8. PMID: 30090998; PMCID: PMC6206372.

Leggi anche:

Come si esegue la radiofrequenza?

Termoablazione e neuromodulazione con radiofrequenza.

Altri articoli:

Acufene cronico e trattamento con radiofrequenza

Cos’è l’acufene cronico? La sua definizione: “L’acufene, noto anche come “tinnito“, è un disturbo a carico[…]

peridurolisi Dott Panagiotakos
Peridurolisi

Peridurolisi nel dolore cronico Le informazioni e indicazioni fornite in questa pagina sono in accordo[…]

ernia del disco Panagiotakos
L’ernia si riassorbe?

L'ernia del disco si riassorbe spontaneamente nell'80% dei casi, nell'arco di un mese. Le cure[…]

ernia inguinale dott Panagiotakos
Dolore dopo intervento per ernia inguinale

Mentre solo una ernioplastica su 50 recidiva, più del 6% presenta un dolore cronico, il dolore[…]

radiofrequenza trigemino dott panagiotakos
Radiofrequenza e nevralgia del trigemino

La nevralgia del nervo trigemino rappresenta una condizione debilitante. Il dolore può interessare una o[…]