Radiofrequenza dell’anca

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La protesi d’anca è diventata negli ultimi tempi un intervento di routine con grande soddisfazione di medici e pazienti. Le percentuali di successo superano in alcune casistiche il 95%. Ma non tutti i pazienti possono affrontare un intervento chirurgico. Altri semplicemente non desiderano intraprendere tale percorso. In questi casi possiamo intervenire con la radiofrequenza, offrendo un sollievo del dolore che di regola dura anni. Escluse le indicazioni assolute all’intervento (presenza di grave versamento articolare, necrosi assetica della testa del femore) si può affrontare la lesione con radiofrequenza continua dei rami articolari del nervo femorale e otturatorio, combinata con la neuromodulazione intrarticolare. Sono rarissimi i casi di pazienti che non possono essere sottoposti a questa procedura. Il tutto dura meno di mezz’ora e l’anestesia locale garantisce che il paziente non senta alcun dolore. Le dimissioni sono quasi immediate dopo la procedura e non è indispensabile la fisioterapia.

Nella fotografia la neurolisi del ramo articolare del nervo femorale e in basso il decorso del nervo femorale evidenziato in blu.

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